domenica 20 dicembre 2009

Sindacalisti, medici e avvocati ecco chi circola senza divieti

Repubblica — 08 gennaio 2009 pagina 2 sezione: PALERMO
Sono sindacalisti, farmacisti, medici, avvocati, imprenditori più o meno noti e perfino giudici di pace. Tutti, comunque, appartenenti a una lobby: quella dei privilegiati del traffico, di chi ha ottenuto un pass per circolare liberamente in città in base a non si sa bene quale regola. Perché non tutti i sindacalisti di Palermo hanno un pass, non tutti i medici, non tutti gli avvocati né chiunque sia imprenditore. Il pass lo hanno solo pochi eletti. Dall' elenco stilato dell' ufficio Traffico di Palazzo delle Aquile colpisce il numero di sindacalisti che ha un permesso per circolare con la propria auto. Quasi tutti della Cisl, nessuno della Cgil e appena uno della Uil. Hanno un pass il segretario regionale della Cisl, Maurizio Bernava e il suo predecessore Paolo Mezzio. Hanno un pass il segretario provinciale Domenico Milazzo e il suo predecessore Giuseppe Lupo, eletto all' Ars. «Ma tengo a precisare che il regolamento comunale prevede che i sindacalisti possano avere un pass, e per questo l' abbiamo richiesto - dice Milazzo - Inoltre lo utilizziamo solo per motivi di lavoro, non certo per motivi privati». L' elenco dei cislini con pass al seguito e bene in vista sul cruscotto non finisce qui. Gigi Caracausi, Paolo Montera e Alfredo Piede, sindacalisti Cisl dei dipendenti regionali, hanno ottenuto un permesso. Ma tra i cislini c' è chi non si accontenta di un solo pass: come Giovanni Battista Ciriminna, del comparto sanità, che ne ha in tasca addirittura tre, per tre auto diverse. Pass pure per i pensionati Cisl, come Carmelo Raffa, segretario regionale, e Giovanni Tamburella, segretario provinciale. Anche tra i sindacalisti della Uil c' è chi ha il permesso dell' ufficio Traffico e quindi va tranquillamente nelle corsie preferenziali, posteggia sulle strisce blu e non bada a Ztl o targhe alterne: come Alessandro Banco della Uil comunicazione. Se la lobby dei sindacalisti è forte, non è da meno quella dei medici. Un permesso ce l' ha, a esempio, il cardiologo Michele Ballo con studio nella centralissima via Ruggero Settimo e molto vicino a Forza Italia. Un permesso ce l' hanno pure i manager e i medici delle cliniche private, ma solo di alcune. Ad avere più pass di tutti sono i camici bianchi della Nuova casa di cura Demma, retta da una cordata d' imprenditori molto vicina all' Udc di Salvatore Cuffaro: alla Demma hanno un pass Salvatore Albano, Giuseppe Bavetta, Gaspare Cucinella e Vincenzo Verde. Alla clinica Stagno solo il proprietario, Paolo Stagno, ha due pass. Non mancano poi i dirigenti di Ausl, Policlinico, Villa Sofia e Cervello che hanno pass ad personam: da Roberto Colletti e Francesco Falgares dell' ospedale Cervello, a Gaspare Gulotta e Marcello Mezzatesta del Policlinico, passando per Paolo Giambruno dell' Ausl, solo per citarne alcuni. Sempre nell' ambito della sanità, pass ad hoc anche per aziende di distribuzione di farmaci, dalla Lemarfarma di Mario Tuttolomondo alla So Farma. Chiaramente tra le lobby non potevano mancare avvocati, giudici e perfino prefetti di città lombarde. Il Comune ha rilasciato un permesso personale ad Angelo Cuva, avvocato cassazionista di Forza Italia e alla sua collega Tiziana Miceli. Tra i privilegiati del pass c' è poi un giudice di pace, Giulia Nisi, e il prefetto di Vicenza, Piero Mattei. Anche tra gli imprenditori palermitani, e non, c' è chi può vantare un permesso per circolare senza divieti nel centro città. Ha un permesso il conte Lucio Tasca, patron dell' omonima azienda vitivinicola, ma anche Giuseppe Lapis, che tra l' altro è presidente del Patto per Palermo. Permessi a iosa per la famiglia Basile, proprietari della Ksm, per tutti i mezzi della Palermo moto speed di Jiao Bonsignore, per Vicenzo Paternò del Cugno (proprietario di una ditta di condizionatori) e per Lorella Aiosa, della Orcom (azienda informatica). Un permesso anche per Francesco Lo Presti, della ditta omonima di ascensori. Infine anche l' amministratore delegato di Sviluppo Italia, Vincenzo Paradiso, ha un permesso ad hoc. Così come i presidenti delle società regionali, Multiservizi (Sebastiano Aparo Burgaretta) e Biosphera (Vincenzo Lo Curto, che ne ha tre). E se i presidenti di Confindustria regionale e palermitana, Ivan Lo Bello e Nino Salerno non hanno un permesso, in compenso il direttore della Piccola e media impresa, Giovanni Passariello, ne ha due per altrettante auto, e uno ce l' ha Giuseppe Giunta di Confimprese. - ANTONIO FRASCHILLA